Parametri ESG: la sostenibilità al servizio della crescita

12 Luglio 2022 in Sustainability ESG

In economia, sempre maggiore rilevanza viene data ai c.d. parametri ESG – ove per l’acronimo ESG deve intendersi l’unione delle parole Environmental, Social e Governance. Si tratta di elementi mediante cui misurare l’impatto che un’attività imprenditoriale ha sull’ambiente circostante e la capacità della medesima attività di assumere decisioni che creino valore senza perdere il carattere della “sostenibilità”. 

Più nel dettaglio, i parametri ESG hanno l’obiettivo di verificare la solidità dell’azienda, non solo in termini tipicamente finanziari– come invece avviene tramite gli indici di analisi di bilancio – ma anche sotto il profilo: 

  • Ambientale, ossia relativo alle iniziative intraprese per ridurre le emissioni inquinanti e l’impatto della produzione sull’ambiente o per rendere quest’ultimo più efficiente in termini di consumi; 
  • Sociale, ossia connesso all’inclusione e al rispetto dei diritti umani e del lavoro, sia internamente che lungo l’intera supply chain; 
  • Di governo societario o governance, da intendersi qui come garanzia di etica, correttezza e trasparenza a più livelli, oltre che come compliance normativa. 

Cosa sono gli indicatori ESG?

Gli indicatori ESG, acronimo di Environmental, Social, and Governance, sono metriche utilizzate per valutare le performance di un’azienda in termini di sostenibilità e responsabilità sociale. Questi indicatori forniscono una visione integrata delle pratiche aziendali, considerando: – aspetti ambientali come le emissioni di carbonio e la gestione delle risorse naturali; – aspetti sociali come le condizioni di lavoro e il rispetto dei diritti umani; – aspetti di governance come la trasparenza, l’etica aziendale e la struttura del consiglio di amministrazione. Gli indicatori ESG sono diventati fondamentali per gli investitori, che li utilizzano per valutare i rischi e le opportunità legate agli investimenti sostenibili. Inoltre, rappresentano uno strumento cruciale per le aziende stesse, che possono monitorare e migliorare le loro pratiche in un’ottica di crescita sostenibile e di lungo termine. La crescente attenzione verso gli indicatori ESG riflette l’importanza di integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali, non solo per rispondere alle aspettative degli stakeholder, ma anche per contribuire positivamente all’ambiente e alla società.

Parametri ESG: la sostenibilità come sinonimo di evoluzione

Come rilevato da Banca d’Italia nel suo “Rapporto sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici” del maggio 2022, i temi della sostenibilità e del rischio – in particolare ambientale – sono oggi all’attenzione dei principali player globali, figurando “tra le categorie di rischio più rilevanti, in termini sia di probabilità sia di severità degli impatti potenziali”.  

Sempre Banca d’Italia, nel corso di un evento tenutosi a Roma nel marzo 2022, evidenzia come l’adozione di modelli di business sostenibili da parte degli intermediari finanziari e delle aziende possa “agevolare l’evoluzione dell’economia e della società nel suo complesso verso standard virtuosi di inclusione sociale, tutela dell’ambiente, resilienza a shock esterni e interni.” 

La rilevanza dei parametri ESG a livello non solo nazionale, ma anche europeo, è stata confermata anche dalla costituzione di uno specifico comitato di definizione degli standard ESG, lo International Sustainability Standards Board, da parte della Fondazione IFRS – acronimo di International Financial Reporting Standards, ente che si occupa di promuovere principi contabili a livello internazionale. L’obiettivo del board sarà proprio quello di definire degli standard informativi sulla sostenibilità delle aziende coerenti con i principi contabili vigenti. 

In tale contesto, diviene dunque fondamentale definire delle strategie interne che, mediante la formalizzazione di una serie di procedure e di prassi sui diversi livelli aziendali, garantiscano la conformità dell’operato aziendale ai parametri ESG, e consentano all’azienda medesima di monitorare periodicamente l’insorgenza di possibili eventi di rischio in materia.  

Certificazioni ESG: quali sono e chi le rilascia?

Le certificazioni ESG sono attestazioni formali che riconoscono l’adozione di pratiche sostenibili e responsabili da parte di un’azienda in ambito ambientale, sociale e di governance. Tra le più rilevanti: la certificazione ISO 14001, che attesta un sistema di gestione ambientale efficace, e la SA8000, che certifica il rispetto degli standard internazionali in materia di condizioni di lavoro. Altre certificazioni importanti includono la GRI (Global Reporting Initiative), che fornisce linee guida per la rendicontazione della sostenibilità, e la SASB (Sustainability Accounting Standards Board), che definisce standard specifici per la divulgazione delle informazioni di sostenibilità rilevanti per gli investitori. Ottenere queste certificazioni non solo migliora la reputazione aziendale, ma dimostra anche un impegno concreto verso la sostenibilità, facilitando l’accesso a capitali e a relazioni di fiducia con gli stakeholder.

Gli step per la sostenibilità

Al fine di poter concretamente garantire il rispetto dei parametri ESG in azienda, è essenziale porre in essere una serie di attività, così riassumibili: 

  1. Coinvolgere attivamente ogni funzione aziendale nella definizione di processi e prassi coerenti con gli obiettivi aziendali e, allo stesso tempo, ai parametri ESG; 
  1. Stabilire quali, tra gli standard e le linee guida esistenti, siano applicabili all’azienda e alle sue peculiarità, preferibilmente facendo riferimenti a standard di settore costruiti su variabili simili a quelle aziendali (in termini di modello di business, intensità di utilizzo delle risorse, impatto sulla sostenibilità e potenziale di innovazione); 
  1. Identificare tutti i dati e le funzioni strategici per un corretto reporting dell’attività svolta per garantire la sostenibilità; 
  1. Definire degli obiettivi di sostenibilità all’interno di uno specifico action plan, secondo diversi livelli di priorità; 
  1. Comunicare in modo efficace ai propri utenti le informazioni relative alle tematiche di sostenibilità; 
  1. Generare dei report che consentano di condurre analisi significative sui processi decisionali, implementandoli ove occorre; 
  1. Monitorare l’andamento nel lungo termine delle metriche di sostenibilità, adattando le stesse alle esigenze del mercato e all’evoluzione del settore in cui si opera. 

Dette attività potranno essere attuate sia internamente, che per il tramite di professionisti esterni, che possano mettere a disposizione dell’azienda tutto l’expertise maturato nei diversi settori di riferimento, focalizzando l’attenzione sui punti fondamentali della sostenibilità. 

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