Sviluppo delle persone from zero to hero: gli strumenti giusti

7 Marzo 2023 in People Experience

Negli ultimi mesi è diventato più evidente il livello di insoddisfazione delle risorse in azienda, in aumento rispetto allo scorso anno. Basti pensare che il 29% dei dipendenti italiani dichiara di voler lasciare il proprio posto nei prossimi tre-sei mesi. A sostenerlo è l’ultima ricerca condotta da McKinsey su un campione di oltre 16.000 lavoratori distribuiti su nove Paesi europei, che ha evidenziato le tre cause principali che spingono a cambiare lavoro: retribuzione inadeguata, assenza di prospettive di sviluppo delle persone e/o avanzamento di carriera, leadership poco attenta e incapace di motivare le risorse. 

Nonostante la mancanza di un compenso equo resti una delle principali motivazioni per le dimissioni, l’avanzamento di carriera è ormai una priorità assoluta per i lavoratori europei. Cosa possono fare le organizzazioni? Si rivela fondamentale, in questo caso, investire sulle persone

Un’azienda che entra in quest’ottica è capace di azzerare la spinta verso la ricerca di un nuovo posto di lavoro, creando un clima di maggior fiducia e mettendo i dipendenti nelle condizioni di fornire valore aggiunto con competenze aggiornate grazie all’erogazione di percorsi formativi idonei allo sviluppo delle persone. In questo modo, il livello di Employee Engagement può crescere all’interno dell’organizzazione, allontanando lo spettro delle Grandi Dimissioni.  

Sviluppo delle persone, perché serve un approccio personalizzato alla formazione

L’efficacia di questo approccio viene confermata anche dal Global Workforce of The Future Report 2022. Su un campione di oltre 30.000 intervistati a livello globale, il 31% dei lavoratori afferma che il motivo principale che induce a lasciare l’azienda è la mancanza di opportunità di avanzamento, di miglioramento e riqualificazione delle competenze (upskilling e reskilling), e il 44% che desidera rimanere nella propria azienda attuale lo farebbe a condizione di poter crescere e migliorarsi professionalmente.  

Ma come possono le aziende favorire l’avanzamento di carriera e promuovere iniziative di miglioramento delle competenze senza lasciare indietro nessuno, considerando non solo le differenze generazionali che caratterizzano la propria forza lavoro? Per migliorare le competenze all’interno dell’organizzazione è necessario un approccio alla formazione che sia diversificato.  

In altre parole, è essenziale non sottoporre la stessa learning experience a tutto il personale e, di conseguenza, personalizzare il percorso di sviluppo delle persone sulla base delle singole necessità e interessi. Sbloccare la conoscenza e il talento che risiede in ogni individuo è imprescindibile per consolidare una cultura aziendale costruita sulla trasparenza, l’inclusione e l’autenticità

Gli strumenti per lo sviluppo delle persone in azienda

All’interno di un percorso di digitalizzazione aziendale in cui è fondamentale mappare le esigenze dei dipendenti, sono diversi gli strumenti a disposizione delle organizzazioni per attivare percorsi di sviluppo delle persone: quelli maggiormente apprezzati offrono flessibilità nella fruizione e la personalizzazione del contenuto, rispondendo così alle esigenze individuali del lavoratore che si sentirà in tal modo considerato nella sua specificità e nel suo proprio talento.  

Un supporto concreto in tal senso arriva dall’utilizzo delle tecnologie digitali, agili e configurabili a seconda delle esigenze. A seguire 3 principali strumenti adeguati allo sviluppo delle persone in azienda.  

  1. Strumenti di videoconferenza. Se si opta per un tipo di formazione sincrona, in tempo reale, in cui formatori e discenti possano interagire tra loro anche da remoto , orientarsi verso questo tipo di tool è la scelta migliore: possono essere integrati all’interno di suite per il business più articolate, a partire da Microsoft Teams, oppure in software specificatamente progettati per queste interazioni, come Zoom. 
  1. Learning Management System (LMS) aggiornato. Acronimo e traduzione di “sistema di gestione dell’apprendimento”, un LMS è la piattaforma ideale per la formazione e-learning sulla quale vengono organizzati e resi fruibili on e offline i corsi. Sull’LMS è possibile caricare percorsi formativi già pronti o creare contenuti personalizzati, erogarli e monitorare l’andamento dell’apprendimento. Alcune piattaforme LMS sono corredate di app mobile che abilitano la fruizione in qualsiasi luogo e momento, offrendo così la massima flessibilità. 
  1. Piattaforme di micro-learning. Il micro-learning è una modalità particolarmente apprezzata oggi: si tratta di pillole di contenuto in formato audio o video, generalmente posizionate su piattaforme web-based, le quali non hanno bisogno di essere scaricate su pc o device mobili e sono funzionali alla formazione del dipendente in modalità asincrona, con contenuti coinvolgenti e che vanno dritti al punto. Ciò garantisce un livello di efficacia molto alto nella trasmissione e comprensione di concetti, talora anche complessi, e una predisposizione maggiore a completare il percorso formativo. 

In questo contesto, risulta di particolare importanza comprendere il livello di aggiornamento delle proprie persone sulle tematiche digitali: per farlo, una corretta mappatura delle competenze digitali è il primo passo per ottenere un quadro sempre aggiornato delle skill della forza lavoro. Si tratta infatti del punto di partenza per disegnare percorsi formativi mirati allo sviluppo delle persone e che vadano a definire nel dettaglio quali competenze sono richieste dal mercato e quali, invece, al momento disponibili all’interno dell’organizzazione.  

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