Change management: i vantaggi dell’e-learning continuo per innovare

16 Giugno 2021 in People Experience

Possiamo definire il change management (in italiano “gestione del cambiamento”) come quell’approccio strutturato applicabile a persone, gruppi e organizzazioni che consente di transitare da una situazione insoddisfacente ad una ottimale e che si concretizza con l’applicazione di processi e strumenti in grado di fornire una strategia chiave per ottenere i risultati desiderati.

La pandemia ha dato una forte accelerazione al cambiamento e solo le organizzazioni che lo sapranno gestire in modo efficace potranno sopravvivere, prosperare e superare la concorrenza. Crisi economica, pressione sui costi e sul rifornimento delle materie prime, slancio verso l’innovazione tecnologica, competitività crescente sul mercato globale, sono queste le principali ragioni per le quali, oggi più che mai, le aziende per garantire il raggiungimento dei propri obiettivi di business devono impegnarsi nell’implementare pratiche di change management. Per riuscirci, introdurre un percorso basato sull’e-learning è una spinta ulteriore a innovare.

Le grandi sfide del change management

La gestione del cambiamento in azienda comporta sempre una serie di sfide tutte egualmente determinanti per il raggiungimento dell’obiettivo finale, vediamone qui alcune tra le principali.

Resistenza dei dipendenti: i dipendenti coinvolti nei processi di cambiamento potrebbero sviluppare comportamenti di resistenza a fronte delle modifiche richieste alla routine della loro attività, i dirigenti potrebbero non voler investire budget, i dipartimenti potrebbero non ritenere opportuni i cambiamenti fintanto che il sistema funziona. Il coinvolgimento di tutti gli attori impegnati nella transizione è dunque alla base della riuscita del processo di change management.

Comunicazione: l’incapacità delle aziende di comunicare in modo chiaro le iniziative di cambiamento accompagnando i dipendenti durante tutto il percorso può rappresentare un grave ostacolo al change management. Dashboard condivise e comunicazioni personalizzate via e-mail possono aiutano a mantenere i processi armonizzati e coerenti, nonché aiutare a non perdere di vista dove ci si trova e verso dove si sta andando. Il change management richiede una comunicazione puntale, chiara e trasparente.

Nuova tecnologia: l’applicazione di nuove tecnologie rischia di modificare l’intero flusso di lavoro di un dipendente che potrebbe trovarsi impreparato nel gestire strumenti innovativi. Fondamentale in questo contesto prevedere programmi di formazione finalizzati a colmare il digital skill gap e consentire lo sviluppo di competenze aggiuntive utili per riqualificare il lavoratore nel ruolo attuale (upskilling) come lo sviluppo di competenze abilitanti a ricoprire nuovi ruoli (reskilling) richiesti dal processo di trasformazione dell’organizzazione.

 

L’importanza della formazione continua per acquisire competenze digitali

Sulla spinta della trasformazione digitale è proprio nell’ambito “Tecnologia e Digitalizzazione” che, tra marzo e novembre 2020, sono stati registrati i progetti di change management più significativi attivati dalle organizzazioni in Italia (52%), e dove verranno implementati il maggior numero di progetti di change management nell’anno in corso (50%). A rivelarlo è la settima edizione dell’Osservatorio Assochange svolto in collaborazione con gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano che ha intervistato oltre 130 professionisti tra HR Manager, CEO, CIO e dirigenti in diversi settori, dai servizi finanziari alla GDO alla pubblica amministrazione.

Alla luce di questo dato risulta ancora più evidente come sia assolutamente necessario sviluppare all’interno delle organizzazioni le competenze digitali necessarie per affrontare i cambiamenti legati all’integrazione delle innovazioni tecnologiche attraverso percorsi di formazione. Lo conferma anche lo studio sopra citato, secondo il quale l’attività di formazione continua risulta essere uno dei fattori sui quali bisognerà porre più attenzione nei futuri progetti di change management (19%).

Gestione del cambiamento: i plus dell’e-learning nella formazione continua

Una delle modalità più efficaci per mettere in atto in azienda percorsi di formazione continua è l’e-learning. Diversi sono infatti i vantaggi legati all’utilizzo di piattaforme e-learning per migliorare le competenze digitali ed acquisirne di nuove. Vediamo i principali:

  • l’accessibilità: le lezioni possono essere seguite da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, la mancanza di vincoli spaziali e temporali determina anche un più alto livello di partecipazione;
  • l’efficacia: la varietà di strumenti messi a disposizione dalla formazione online – video, pdf e presentazioni dinamiche, podcast, online classrom, chat, forum – permettono di mantenere sempre viva l’attenzione dei corsisti rendendo le lezioni più coinvolgenti e quindi più efficaci;
  • il monitoraggio costante: strumenti di monitoraggio alla fine di ogni sessione permettono in maniera rapida di verificare il proprio livello di comprensione dei contenuti ed eventualmente soffermarsi di più sull’argomento;
  • la personalizzazione del percorso di apprendimento: l’autonomia nella gestione del corso online non solo permette, come abbiamo appena visto, di ripetere più volte un argomento poco chiaro, ma anche eventualmente di saltare argomenti già precedentemente acquisiti;
  • il risparmio economico e scalabilità: i corsi di formazione online consentono tutta una serie di tagli dei costi rispetto ai corsi in presenza sia per l’azienda che li elargisce sia per chi vi partecipa qualora per esempio fosse necessario affittare una sede diversa alla quale poi doversi recare, inoltre le e-learning platform sono adattabili sulla base delle esigenze dell’azienda sempre in continua evoluzione.

È chiaro come l’e-learning dunque sia un mezzo ideale per perseguire gli obiettivi d’innovazione in azienda in un contesto complesso e in continuo fermento come quello attuale.

360ds-elearningperlosviluppodellaculturadigitale