Smart Health: risorse e strumenti per abilitare l’innovazione

25 Maggio 2023 in e-Health

Smart Health

L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha messo in luce alcune criticità del nostro Servizio Sanitario Nazionale e la necessità di ripensare la sua organizzazione, in particolare a livello territoriale. Letteralmente “sanità intelligente”, la Smart Health gioca un ruolo importante nel processo di innovazione della sanità, contribuendo al miglioramento della qualità della vita individuale e collettiva grazie allo scambio e all’elaborazione dei dati in tempo reale, che possono provenire anche da dispositivi IoT.  

La Smart Health è alla base dellamedicina delle 4P:  

  • “preventiva”, in quanto utilizza i dati per prevenire le malattie sulla base della predisposizione dei singoli individui; 
  • “partecipativa”, in grado di rendere ogni persona consapevole del proprio stato di salute e essere proattivo, grazie alla comunicazione in tempo reale con i propri medici; 
  • “personalizzata”, in grado di personalizzare diagnosi e cura sulla base dei fattori di rischio; 
  • “predittiva”, in grado di prevedere la gravità dei fattori di rischio di una patologia prima che si manifesti. 

L’approccio Smart Health consente quindi di spostare l’attenzione dai tradizionali modelli di “medicina dell’attesa” alla “medicina di iniziativa”, cioè da uno puramente emergenzialmente a uno più proattivo.  

Smart Health, quali risorse per l’innovazione

Le azioni di contrasto alla pandemia hanno accelerato sia il processo di riforma sia le iniziative di investimento. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in particolare ha posto grande attenzione sul tema. 

Gli investimenti PNRR della Missione 6 Componente 1 ”Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” perseguono difatti l’obiettivo di identificare un modello condiviso per l’erogazione delle cure domiciliari che sfrutti al meglio le possibilità offerte dalle nuove tecnologie (come la telemedicina, la domotica, la digitalizzazione e i sistemi informativi in grado di rilevare dati clinici in tempo reale) e di attivare le Centrali Operative Territoriali (COT) per il coordinamento della presa in carico della persona e il raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali. 

La Componente 2 “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale” interviene sul rinnovamento e ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, sul completamento della diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) per sfruttare al massimo le potenzialità dei dati, sul monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi, sul potenziamento della ricerca scientifica e sull’accrescimento delle competenze del capitale umano del Servizio sanitario nazionale attraverso la formazione. Si tratta di interventi che, nel loro insieme, contribuiscono alla realizzazione della medicina delle 4 P

Smart Health, gli strumenti per accendere l’innovazione

Per l’attuazione del PNRR, con il DL 77/2021 (“Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”), è stato attribuito a Consip il compito di mettere a disposizione delle PA specifici “contratti” (es. AQ), per la rapida acquisizione di beni e servizi funzionali alla realizzazione dei progetti e dei servizi di supporto. Se, allora, gli strumenti e i finanziamenti ad oggi non mancano, cosa frena allora il processo di innovazione verso la Smart Health?  

Innovare non richiede solo l’acquisto e la messa a disposizione di una determinata tecnologia innovativa, né fare formazione a tappeto o creare nuove strutture e funzioni senza definirne ruoli e processi. Trasformare il sistema richiede un approccio più ampio, che parta dalla comprensione profonda del contesto e dei bisogni e che agisca sulla revisione dei modelli organizzativi e dei processi per individuare le soluzioni e gli strumenti a supporto del nuovo modello di erogazione dei servizi, centrando così gli obiettivi della sanità digitale. Altri aspetti fondamentali sono la formazione delle persone sulle competenze chiave, l’indirizzamento degli aspetti di data protection by design e by default e l’accessibilità dei servizi. 

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